Riproduzione di file 44100Hz, 24 bit, 1793 kbps con ASUS ZenFone 2
Nonostante un volume che rimane contenuto, comunque sufficiente sia all'ascolto casalingo che fuori dalle mura domestiche, è la rotondità del suono a colpire fin dalla rullata di batteria iniziale. ZenFone e Superlux restituiscono tutto il sapore "analogico" che ha sempre contraddistinto il suono di quest'album (anche nella sua versione su CD), riportandoci in modo convincente ad un 1992 che non ci vedeva nemmeno immaginare musica liquida e telefoni cellulari capaci, oltretutto, di suonare musica in questo modo. La resa è equilibrata e composta, voce e piatti offrono la definizione migliore, particolarmente buono è il senso di spazialità offerto dalle chitarre ritmiche, finemente sdoppiate. L'impressione generale è quella di un heavy metal compreso e rispettato nella sua immortale classicità, tradotto con un mix elegante di dettaglio e velocità, coerente e tridimensionale, frutto di una costruzione non artificiosa che ricorda il suono dei CD player hi-fi prodotti negli anni novanta nella terra del Sol Levante.
Tralasciando l'utilizzo dell'altoparlante posteriore (che comunque ha una buona resa, complice la superficie curva che consente alla cassa di "respirare", offrendo un suono non distorto e sufficientemente arioso), è con l'ascolto in cuffia che questo telefono offre delle prestazioni sorprendenti. Per il mio test ho effettuato sia un paio di ottimi auricolari JBL J33a sia cuffie dinamiche e "casalinghe" come le mie amate Superlux HD668B (sensibilità 98db, impedenza 56ohm, semi-aperte), queste ultime certamente più esigenti in termini di qualità e potenza del segnale rispetto agli auricolari da passeggio.
Riproduzione di file 48000Hz, 24 bit, 1847 kbps con ASUS ZenFone 2
Per valutare la riproduzione di un file contraddistinto da una risoluzione leggermente superiore scelgo un brano dei Porcupine Tree, band inglese che ha sempre accompagnato alla perizia tecnica una produzione ineccepibile, perfetta per questo genere di valutazione. In Lightbulb Sun c'è veramente di tutto: un'accattivante linea di basso che sostiene l'impalcatura con geometria e soddisfacente musicalità, cori languidi e sognanti, distanti note di pianoforte, pause di romantica oscurità, la semplicità della chitarra classica in apertura e la complessità tipicamente progressive di un ritornello più pieno ed orchestrato. La rotondità accomodante e setosa con la quale suona il telefono privano Lightbulb Sun di un pizzico di mordente, del quale l'ipnotico riff di chitarra elettrica avrebbe potuto senz'altro beneficiare. In questo caso sono dunque i momenti più languidi ed intimisti a rubare la scena, e nonostante per sentire davvero "esplodere" la canzone sia consigliabile passare all'ascolto con gli auricolari, anche la prova con cuffie più impegnative può dirsi superata senza affanni, senza che il chip Realtek dia mai la sensazione di esaurire ossigeno, linearità ed aplomb.
Ebbene, utilizzando il fido Poweramp 2.0.10 per la riproduzione, posso dire che il test è stato superato a pieni voti. Il suono riprodotto è infatti agile e corposo, direi maturo, con una leggera predominanza delle frequenze più basse che può essere facilmente corretta intervenendo sull'equalizzazione. Gli alti risultano brillanti ed abbastanza morbidi (sibilanti a tratti, ma è un peccato veniale e perdonabile soprattutto quando la qualità del file sorgente è bassa), mentre le frequenze medie suonano leggermente arretrate, senza determinare comunque scompensi spiacevoli.
Riproduzione di file 96000Hz, 24 bit, 3003 kbps con ASUS ZenFone 2
Con i Rush le cose cominciano a farsi interessanti, grazie alla possibilità offerta dal telefono ASUS di riprodurre file per i quali fino a pochi mesi - e non anni! - fa avremmo dovuto fare ricorso a costosi convertitori digitale/analogico per computer (chi scrive possiede Musical Fidelity V90-HPA, Geek 1000 e Geek Pulse con Linear Power Supply). Penso che in questo caso a conquistare l'ascoltatore fin dai primi secondi sia la sensazione di assoluta naturalezza con la quale la canzone nasce, cresce e si lascia contaminare, come nel caso del rap elettronico che precede l'intenso finale. Un fascino che si consolida per sottrazione, perchè è la totale assenza di artificio, di indecisione, di costrizione a conquistare in modo splendidamente subdolo. Gli arrangiamenti di tastiere e ritmiche impreziosiscono con intelligenza la struttura voce-basso-batteria che è il vero marchio di fabbrica della band canadese, e che il telefono riesce ad interpretare correttamente assegnando ad ogni elemento peso, posizione e dinamica. Basta un ascolto distratto per capire come sulla scena si alternino elementi centrali ed altri di elegante e malinconico contorno, con una successione fluida e misurata che non può non impressionare chi apprezza il "rock con stile" del quale Geddy Lee e compagni sono stati indimenticabili interpreti per oltre quarant'anni. La limitazione del volume di riproduzione (lo ripeto, comunque sempre soddisfacente anche con l'ascolto in cuffia) non disturba affatto, invitando al contrario ad una degustazione che in più occasioni diventa contemplazione gratificante, complice e rilassata.
Ci troviamo di fronte ad un'impostazione sonora che favorisce pop e rock, esaltando gli estremi di banda ed i passaggi più dinamici: tuttavia, grazie ad una sostanziale assenza di distorsione, penso che questo telefono possa tranquillamente prestarsi anche ad ascolti più contemplativi e raffinati. Il consiglio, proprio come avviene in ambito hi-fi, è quello di privilegiare quando possibile file di buona qualità, possibilmente non compressi (FLAC): sono sicuro che definizione e resa dinamica di alcuni passaggi (specialmente in caso di orchestrazioni non troppo complesse, penso a classic rock e musica elettronica) sorprenderanno più di un ascoltatore.
Riproduzione di file 192000Hz, 24 bit, 5200 kbps con Asus ZenFone 2
Per il Gran Finale (perchè l'impassibile riproduzione di file a 192/24bit su un bel telefono da duecento euro non si può non definire tale) ho scelto un brano volutamente semplice, costruito sulle armonie e sugli intrecci sui quali il racconto di Knopfler si posa con levità ed eleganza. Ci sono solo cassa e charleston a scandire il tempo di questo bluegrass, eppure le tinte del quadretto bucolico appaiono ricche, accese e soprattutto piene di vita. E' proprio nella difficoltà di capire dove finisca il genio dell'artista e subentri la capacità dell'hardware che si svela, a mio parere, il vero fascino dell'alta fedeltà. E' nel saper cogliere questa delicata e sfuggente sintonia ("una bella canzone, esaltata dal suono che meglio le si addice") che risiede il mistero hi-fi, fatto di aspettative, confronto, soggettività e curiosità verso qualsiasi dispositivo sia in grado di riprodurre con cura ed ambizione minima un suono qualsiasi. 38 Special è la canzone perfetta per riscoprire questa sintesi, questo equilibrio semplice eppure complesso, questo tratteggio delicato ed inoffensivo di fronte al quale anche l'orecchio meno allenato ha la sensazione che ogni cosa sia al suo posto, in insondabile armonia, e tutto scorra con dolce ed inarrestabile forza. πάντα ῥεῖ, diceva (forse) Eraclito, e la sola circostanza che scrivendo di un telefono cellulare siamo finiti a ricordare la filosofia greca è essa stessa indice della qualità audio offerta da ZenFone 2, e della sua imprevedibile capacità di trasporto.Mi fa davvero piacere avere avuto la possibilità di esaltare, in queste poche righe, un aspetto di questo telefono - quello relativo alla qualità della riproduzione nell'ascolto in cuffia - che è spesso trascurato dalle stesse case produttrici. Al contrario, nel mio caso la dotazione hardware dello ZenFone 2 è stato uno degli elementi che ne hanno determinato la scelta (insieme alla frequenza degli aggiornamenti da parte di ASUS ed alla soddisfacente durata della batteria) e rimango a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento relativo a questo particolare ambito.