Oggi sono sempre di più, ed alla portata di tutti, le occasioni che abbiamo per riscoprire e rigiocare i classici del passato. Per quanto riguarda in particolare l'universo delle console ad 8 e 16 bit Nintendo, le opzioni a disposizione degli appassionati spaziano dai canali ufficiali, come il servizio Virtual Console o le riproposizioni delle console originali in versione Mini, ai canali fai da te che prevedono l'utilizzo di emulatori o - ancora meglio, a mio avviso - il collegamento di un mini computer Raspberry Pi 3 Model B alla TV di casa.
Se fate parte del secondo gruppo (circostanza che non vi marchia automaticamente come pirati, se come me avete ancora console e giochi originali!), avrete con ogni probabilità acquistato anche un joypad USB che riproducesse le fattezze di quello originale, per rendere l'esperienza di gioco ancora più autentica e retro. I pad che ho acquistato io, pizzicando come sempre tra i modelli più economici (circa tre o quattro euro l'uno su eBay, spese di spedizione incluse), ricordano da vicino quelli del mio amato Super Nintendo in versione americana ma hanno da subito manifestato un problema con la croce direzionale, che per fortuna è possibile risolvere velocemente ed in modo più o meno creativo. Vediamo di cosa si tratta.
Il problema nel quale potreste incorrere a pochi minuti, o ore, di utilizzo è il malfunzionamento della croce direzionale, e più precisamente l'impossibilità di spostare il vostro personaggio a sinistra ed in alto. Aprendo il joypad (nella foto vedete il piccolo cacciavite che ho utilizzato io per rimuovere le cinque viti) noterete la semplicità della componentistica interna, che permette con una rapida occhiata di identificare la causa dell'inconveniente.
I quattro pulsanti ABXY non presentano problemi di funzionamento: la guaina elastica (è una dicitura impropria, mi riferisco alla "piattina di gomma" di colore bianco visibile in foto che fa tornare in posizione il pulsante una volta che lo si è premuto) interposta tra i pulsanti ed il circuito stampato è fissata in modo sufficientemente stabile, grazie ai due ancoraggi che vedete in foto.
Discorso diverso per quanto riguarda invece la gomma posta in corrispondenza della croce direzionale: per un errore di progettazione o per una volontà di risparmio dei costi, questo elemento risulta ancorato su un solo lato, al punto che l'ancoraggio assume piuttosto la funzione di un perno attorno al quale la gomma tenderà a scivolare durante l'utilizzo del joypad nella direzione indicata dalle frecce.
Notate in particolare come, in corrispondenza del piccolo cerchio rosso, uno dei supporti che dovrebbero contribuire a tenere la gomma in posizione risulti già coperto e quindi superato da essa: in questa configurazione non vi è quindi nulla, ad esclusione della leggera pressione esercitata dai due lati del joypad avvitati tra loro, che assicuri la piattina di gomma nella sua posizione corretta, ovvero in corrispondenza delle quattro direzioni e rispettive diagonali.
L'effetto dovuto ai movimenti nel corso del gioco ed all'azione della forza di gravità sarà quello visibile in foto: la guaina ruoterà attorno al perno e si sposterà millimetro dopo millimetro verso il basso, lasciando progressivamente scoperti i contatti in corrispondenza della direzione alto e di quella sinistra.
Soluzione numero 1: limare!
La prima soluzione che vi propongo è quella di armarvi di una lima, come quella che si utilizza per le unghie, per abbassare l'altezza di uno degli elementi di plastica sui quali la gomma poggia e che nella loro forma originale contribuiscono a renderla instabile.
Nella foto qui sopra vedete il dentino che è opportuno limare affinchè la posizione della gomma sia corretta, e l'elemento cilindrico nella parte inferiore che deve contribuire a tenerla ferma possa svolgere la sua funzione.
Nelle due foto qui sopra vedete la situazione della gomma prima e dopo la limatura del dente di plastica. Originariamente, anche per effetto dell'elemento di plastica troppo alto e sporgente, la gomma si trova in una situazione già compromessa, in quanto la sua posizione a riposo appare già coprire - invece di essere bloccata da esso - il cilindretto che ho cerchiato in colore rosso. Per effetto della limatura, invece, la gomma si trova posizionata più in alto lasciando libero il piccolo cilindro di fungere da limite inferiore per i suoi movimenti.
Soluzione numero 2: ago & filo!
Dal momento che stiamo parlando di componenti low-cost, con i quali ci si può anche divertire sperimentando soluzioni più azzardate e creative, ho modificato un secondo joypad limitando i movimenti della piastrina di gomma con una certosina combinazione di ago e filo...
Come vedete in foto, ho praticato un foro minuscolo nella gomma, perchè l'integrità della sua già debole struttura non venisse intaccata, e vi ho fatto passare un normale filo di cotone che ho poi avvolto attorno alla struttura di plastica che sostiene il pulsante dorsale soprastante (si tratta di quello sinistro, una volta girato il joypad).
Trovato l'appiglio, ho annodato il filo cercando di lasciargli quanto meno spazio di movimento possibile. Si tratta di applicare un giusto mezzo: un nodo troppo stretto rischierebbe di rovinare la gomma - tagliandola - in corrispondenza del buco a fronte di qualsiasi sollecitazione, mentre uno troppo largo vanificherebbe l'intento dell'operazione.
C'è di più: una volta annodato il filo attorno alla base del trigger sinistro (che si trova dalla parte destra nel momento in cui fate l'operazione), l'ho ulteriormente assicurato alla stessa premendoci sopra la piccola basetta che contiene il contatto di quel pulsante. In questo modo ho cristallizzato il nodo, che dovrebbe mantenere la sua larghezza almeno fino a quando il filo di cotone non si romperà.
Mentre non ho ancora messo a dura prova la prima soluzione, che vale comunque la pena provare se non altro per la facilità con la quale può essere applicata al joypad, posso invece confermarvi che ago e filo stanno tenendo alla grande, con l'unica incognita legata non tanto al progetto, quanto alla tenuta di un sottile filo di cotone. Con un filo da pesca, ad esempio, si potrebbe ottenere lo stesso risultato ma con garanzie ben maggiori circa la durata della riparazione. Sarà comunque necessario scegliere un filo che, per struttura e diametro, non eserciti troppa forza sulla gomma attraverso la quale lo abbiamo fatto passare, motivo per il quale ho scelto di effettuare un primo tentativo con materiali più delicati. E ora è tempo di tornare a giocare a Mario's Picross!