Terrorizzati da aghi, siringhe e gesti rituali connessi alla somministrazione di medicinali per via, brrrrrr, "endovenosa"?!? Se l'invenzione di Ian Hunter del Dipartimento di Ingegneria Meccanica del MIT darà i risultati sperati, potremo finalmente dire addio (o almeno arrivederci) alle iniezioni.
Hunter ed il suo team hanno infatti progettato un sistema di iniezione "a getto" (come le stampanti a getto d'inchiostro, spiegato con buona approssimazione, nelle quali le testine di stampa proiettano sul foglio microgocce di inchiostro del volume di pochi picolitri, attraverso minuscoli forellini) in grado di somministrare medicinali con minore fastidio e più accuratezza, rispetto a quanto normalmente ottenuto con aghi e siringhe (strumenti che, nella versione "moderna", furono sviluppati attorno al 1853 da Charles Pravaz e Alexander Wood).
Il prototipo creato da Hunter utilizza un attuatore elettromagnetico per spingere i fluidi alla velocità del suono attraverso piccoli ugelli grandi come la proboscide di un moscerino: la velocità di somministrazione può essere controllata agendo sull'attuatore, in modo da interagire al meglio con il tipo di sostanza iniettata e la pelle del paziente.
L'invenzione di Hunter potrebbe essere di aiuto non solo ai più timorosi, ma anche ai pazienti che hanno necessità di curarsi con maggiore frequenza (pensiamo ai diabetici) ed al personale medico, che solo negli Stati Uniti si "punge" accidentalmente ogni anno circa 385.000 volte.
[Via DVICE]
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