Volare è oggi alla portata di tutti e di tutte le tasche: con le compagnie aeree che propongono voli internazionali a partire da €9.99 per tratta e sistemazioni in ostello che vi permetteranno di dormire decorosamente in tutta Europa con poco più di dieci euro a notte, le possibilità di conoscere, scoprire ed emozionarsi sono quasi illimitate. Peccato quindi che, per molti di noi, non siano le finanze a trattenerci, bensì la paura di affrontare il vuoto e le altezze a bordo di un - generalmente moderno - aeromobile.
Sul web si possono trovare diversi supporti per chi ha paura di volare: si tratta nella maggior parte dei casi di ottime argomentazioni scientifiche e statistiche, incontrovertibili perchè basate su freddi numeri e conoscenze acclarate. Tuttavia, da fifone che in qualche modo ha imparato a convivere con le proprie paure, ho pensato di offrirvi in questo post dieci piccoli ed insoliti "trucchi" che mi hanno facilitato le cose al momento di salire a bordo. Cominciamo!
01 Chiamare la paura... con un altro nome
Simon Sinek è un autore anglo-americano, speaker motivazionale e consulente di marketing capace di spunti di riflessione mai banali: per questo motivo, i suoi libri vendono milioni di copie ed i video dei suoi interventi ("speech", se preferite) sono tra i più visti su Youtube e Ted.com Nel discorso che vi posto qui di seguito, intitolato Come Allenare la Mente a Lavorare sotto Pressione, Sinek spiega come gli atleti imparino a percepire ansia e nervosismo come eccitazione. Così facendo, si concentrano su aspetti positivi come la possibilità di praticare una disciplina facendo del loro meglio e migliorandosi come persone.
L'esaltazione di concetti positivi come opportunità, crescita, divertimento e superamento delle proprie paure può farci percepire in modo diverso una situazione, regalandoci anche l'illusione di poter esercitare un certo controllo su di essa: non sarete voi a guidare l'aereo, naturalmente, ma potrete vivere attivamente l'esperienza (senza subirla passivamente) mettendo in pratica il condizionamento psicologico suggerito da Sinek. Vi è una tabella, che posto qui di seguito, che potrete stampare e tenere sempre con voi per abituarvi a gestire in modo positivo ed attivo le diverse situazioni che possono rivelarsi fonte di stress.
Ecco una traduzione libera dei passaggi contenuti nella tabella, dai quali ciascuno di voi potrà trarre gli spunti utili a gestire l'esperienza del volo:
- continuate a fare del vostro meglio e mirate al meglio che potete diventare, smettetela di fare confronti negativi con gli altri;
- insistete su quello che potete controllare e gestite quello che non potete, ma non focalizzatevi unicamente su ciò che sfugge al vostro controllo;
- preparatevi al meglio, evitando di pensare che potrete in qualche modo improvvisare;
- rimanete calmi, controllati e concentrati, non reagite in modo confuso rischiando di peggiorare ulteriormente la situazione;
- quando affrontate una nuova sfida prendetevi il tempo che vi serve per pensare e prendere delle buone decisioni, non siate affrettati;
- seguite i principi nei quali credete senza essere ossessionati dal risultato finale;
- rimanete presenti e non datevi mai per vinti, senza far calare l'impegno.
02 State tra la gente il giorno precedente il volo
Uno degli effetti più subdoli della paura è la percezione errata ed irreale che essa determina sulla realtà che ci circonda: nel mio caso, ad esempio, nei giorni che precedono il volo tendo sempre a dimenticare che in aeroporto, così come in aereo, sarò circondato da persone in gran parte festose, famiglie, mamme e/o nonne con bimbi, coppie e professionisti che diventeranno nostri ideali compagni di viaggio dal momento nel quale metteremo piede in aereo e con i quali avremo con buona probabilità la possibilità di scambiare due chiacchiere. Queste persone, è bene ricordarlo, non sono supereroi, nè sportivi estremi nè piloti di caccia: al contrario, è possibile che alcuni di loro soffrano l'aereo proprio come voi, ed allora sarà ancora più facile condividere le sensazioni e farsi coraggio, magari con una bella risata a pochi secondi dal decollo, quando i flap tornano in posizione neutra ed il segnale delle cinture allacciate viene spento dal comandante. Stare tra la gente e distrarsi, già nei giorni antecedenti la partenza, può servire a ricordarci che non affronteremo il volo da soli (sempre che qualcuno di voi non sia così ricco da dover far fronte ad un volo... privato!) e che avremo sempre occasione, se lo vorremo, di cercare un sorriso o anche solo un'occhiata in grado di confortarci e distrarci al momento del bisogno.
03 Scegliere - paradossalmente - un posto vicino al finestrino
A meno che non pensiate di dover ricorrere frequentemente al bagno (io sono riuscito a volare da Milano a New York negli anni novanta senza mai alzarmi dal sedile, complice appunto la paura!), il mio consiglio è quello di scegliere - al momento della prenotazione dei posti - un sedile lato finestrino. Potrebbe sembrare una scelta bizzarra, ma a mio avviso l'approccio "negazionista" secondo il quale "se non guardo non volo" non è produttivo. In poche parole, è controproducente cercare di far finta di niente non guardando fuori, nella speranza di non rendersi conto di ciò che sta succedendo al momento del decollo, oppure dell'atterraggio. Proprio perchè, come detto al punto precedente, non saremo soli sull'aereo, sarà difficile estraniarsi al punto da non ricevere nessun tipo di input dall'esterno: rumori, luci e piccole turbolenze ci ricorderanno in ogni caso che non siamo a terra, ma che stiamo dolcemente fluttuando sopra o sotto le nuvole... Per questo motivo, ho notato negli anni che avere sempre la percezione di dove ci si trova, e di cosa succede sopra e sotto di noi, contribuisce a quella "consapevolezza situazionale" (è un termine tecnico usato proprio dai piloti) in grado di farci elaborare meglio il momento. Molto spesso i panorami e le luci che è possibile ammirare dai finestrini dell'aereo sono talmente mozzafiato che contribuiscono essi stessi ad una prima forma di rilassamento: vi sono inoltre degli aspetti positivi sia nel volare sotto le nuvole (perchè si scorge il panorama sottostante) oppure sopra di esse, quando si ha l'impressione che l'aereo viaggi sospeso su batuffoli bianchi talmente fitti da non farci più percepire il senso dell'altezza.
04 Guardare i trip report su Youtube
Dovete sapere che su Youtube è possibile visualizzare ogni giorno nuovi video di appassionati di aviazione che viaggiano per il solo gusto di volare e provare i servizi delle diverse compagnie in giro per il mondo. Proprio così: a questi youtuber non interessano tanto le destinazioni, quanto il passare del tempo sugli aerei per provare i nuovi modelli, testare il comfort dei sedili, raccontare i servizi offerti a bordo e fare suggestive riprese dal momento dell'ingresso in aeroporto fino a quello dell'atterraggio, documentando minuziosamente tutto ciò che ci sta in mezzo. Guardare questi video ha nel tempo un effetto profondamente de-sensibilizzante: la disponibilità quotidiana di nuovi filmati ci fa capire quanto siano trafficati gli aeroporti, quante persone viaggiano in sicurezza ogni giorno, e quanto questi blogger non si pongano per un solo istante alcun tipo di problema legato alla loro incolumità o a potenziali pericoli (che in aereo statisticamente sono irrilevanti, ma questo ve lo hanno già raccontato in tanti). Nel mio piccolo, e da viaggiatore fondamentalmente fifone ma affascinato dal volo, ho realizzato anche io alcuni brevi report di viaggio, dai quali sembra trasparire la mia soddisfazione per essere finalmente riuscito a volare! Ve li includo qui di seguito, così potrete capire di cosa si tratta e darmi eventualmente un parere:
Volo Bologna - Copenhagen con Ryanair
Volo Roma Ciampino - Copenhagen con Ryanair
Volo Copenhagen - Bologna con Ryanair
05 Pensare che piloti ed assistenti di volo faranno comunque il loro lavoro, di semplice routine, sia che voi saliate sull'aereo oppure no
Il volo sul quale dovremo imbarcarci, e che sembra terrorizzarci, non è un volo "sperimentale", una cosa mai tentata prima, un evento per documentare il quale saranno presenti radio e TV... Al contrario, sarà un evento di routine e parte di una normale giornata di lavoro per piloti ed assistenti di volo che alla sera torneranno tranquillamente dalle proprie famiglie e nei loro appartamenti. Su Youtube ci sono diverse hostess che documentano regolarmente i propri spostamenti, approfittando dei loro viaggi per scoprire nuovi posti ed incontrare nuove persone: una di queste si chiama Maria ed il suo canale è disponibile cliccando su https://www.youtube.com/channel/UCkMhuFF3E-3ZAvzMvFJY49g Quello che mi colpisce di questa bella ragazza, che credo russa, è la totale naturalezza con la quale saluta i suoi follower prima di un volo intercontinentale (Maria lavora per Emirates) salvo poi ritrovarli, nel giro di pochi attimi, dalla camera di albergo nella quale riposa dall'altra parte del mondo. Vedere i video di Maria, così come quelli di altre sue colleghe, aiuta a farci capire quanto le ore passate a bordo dell'aereo siano normalissime ore di lavoro, che queste ragazze considerano alla pari del lavoro che molti di noi svolge presso i propri uffici. Per loro l'aereo non rappresenta nulla di pericoloso, e nemmeno eccitante, ma semplicemente il luogo nel quale svolgono una bella e stimolante professione. Proviamo allora anche noi ad immedesimarci in Maria, o in una qualsiasi assistente di volo o steward, provando ad immaginare quanto questa esperienza sia per loro parte di una quotidianità del tutto normale, quando non addirittura ripetitiva!
06 Ordinare qualcosa di insolito da mangiare o da bere sull'aereo
Ok, il cibo che si consuma in aereo non ha tradizionalmente una buona reputazione in termini di gusto e qualità, anche se ad onor del vero le cose sono migliorate notevolmente rispetto agli improbabili pasti che venivano offerti fino ad alcuni anni fa. Ma non è questo il punto! Nonostante l'offerta di cibi e bevande sia quasi sempre a pagamento nel caso delle compagnie low-cost, vi assicuro che ordinare qualcosa dal menu di bordo (che troverete in corrispondenza di ciascun sedile) potrà offrirvi lo spunto per qualche commento divertente con il vostro vicino di posto, per un momento di distrazione, per lo spostamento della vostra attenzione - e magari della vostra ansia - su un sapore famigliare, su un colore rilassante, su un profumo intenso. Valutare le proposte ed i relativi prezzi, comunicare l'ordine all'assistente di volo, attendere la consegna del cibo, gustare il tutto e riconsegnare l'eventuale spazzatura alla hostess potranno distrarvi ad occhio e croce per una trentina di minuti, che sono una parte consistente di un normale volo di corto/medio raggio. Il mio consiglio è quindi quello di tenere sempre uno spazio in pancia per ordinare qualcosa a bordo: i prezzi non sono certo convenienti, ma assaggiare qualcosa di nuovo ed insolito potrà certamente aiutarvi a farvi percepire in modo attenuato la tensione.
07 Informarsi sulle procedure di volo e sulla sicurezza
Ok ok, avevo promesso dieci consigli insoliti, e pertanto non infarciti di considerazioni statistiche o nozioni tecnologiche per convincervi (e convincermi) che volare è sicuro e - persino - piacevole. Eppure ci sono alcuni piloti che su Youtube propongono una divulgazione accessibile (benchè in lingua inglese), divertente e capace di concentrarsi su aspetti meno noti della professione. Per questo motivo non è importante fare solamente attenzione a ciò che spiegano, ma anche apprezzare il modo divertito e rilassato in cui lo fanno. Queste persone, insomma, sono capaci di trasmettere passione per il loro lavoro, autorevolezza e persino divertimento, dal momento che ci sono aspetti del volo che non mancheranno di suscitare il vostro interesse e strappare un sorriso. Ecco di seguito tre video dei piloti che seguo:
08 Pensare a VIP, politici e sportivi che volano regolarmente
Politici che vanno e vengono da Bruxelles, squadre di calcio che affrontano il Cagliari oppure le coppe europee, attori americani ospiti da Fabio Fazio, concorrenti dell'Isola dei Famosi, Papa e conduttori TV che fanno la spola tra Milano e Roma... pensate a quante personalità volano ogni giorno, e per le quali il volo rappresenta poco più di una perdita di tempo tra un impegno di lavoro e l'altro. Ecco, per un attimo immaginate anche voi di essere una Very Important Person e di prendere l'aereo per andare a fare qualcosa di veramente importante, alla quale dedicare tutte le vostre attenzioni. Allacciate le cinture e non pensate ai rumori, ai pericoli (inesistenti), alla paura di stare male (non succederà, scegliete il lato finestrino e fate presente ad una hostess che siete un pochino ansiosi, se proprio volete)... Mettetevi invece subito al lavoro, senza dedicare alcuna attenzione al volo, su quello che vi aspetta una volta arrivati a destinazione: potrebbero non essere pensieri necessariamente positivi o legati ad un clima vacanziero, ma l'importante è che sappiano tenervi idealmente "a terra", ovvero connessi con le vostre cose, i vostri impegni, le vostre letture, la vostra quotidianità e le vostre reti (di amici, di relazioni, di interessi). Dicono che per alcuni la difficoltà nello staccarsi da terra sia dovuta non solo alle vertigini - che, diciamocelo, a pochi secondi dal decollo già non si avvertono più - quanto piuttosto ad un senso di distacco, di allontanamento e di solitudine. Sentirvi come parte di qualcosa di importante, sia essa una vacanza od un progetto di lavoro, potrà certamente aiutarvi a non-percepire il volo focalizzando altrove la vostra attenzione (e non dimenticate di ordinare qualcosa da mangiare!).
09 Dopatevi!
Con moderazione, per carità, ma perchè privarsi del supporto di qualche blando e naturale sedativo, se questo può servire a mettere in pratica con maggiore serenità alcuni dei consigli che vi ho offerto? "Blando" e "naturale" sono per me i concetti fondamentali di questo punto, dal momento che il vostro approccio positivo al volo deve rimanere comunque l'elemento fondamentale sul quale lavorare, un poco per volta per trarne poi la soddisfazione maggiore. Quindi non vi consiglio medicinali dagli effetti particolarmente pesanti, anche perchè dal punto di vista psicologico il ricorso a queste sostanze potrebbe sia sminuire tutti i vostri sforzi sia creare una forma di dipendenza, per cui in futuro sarà impossibile affontare un volo senza il supporto della chimica. Ciascuno valuterà naturalmente i prodotti che ritiene più adatti, anche sulla base delle proprie esperienze così come tenendo conto di eventuali allergie ed interazioni con altri farmaci contestualmente assunti. Il mio consiglio, fatte salve queste importanti premesse, è quello di acquistare una confezione di normale Valeriana (75mg può essere un dosaggio efficace), da assumere due o tre volte al giorno a partire da tre giorni prima del viaggio, sia all'andata che al ritorno. In questo modo darete importanza, come insegna Simon Sinek, non solo alla compressa ma anche al vostro impegno per assumerla con metodo ed in funzione del risultato atteso. Scoprirete in questo modo che anche la vostra preparazione avrà un riscontro benefico e responsabilizzante al momento di salire sull'aereo.
10 Scrivete un commento a questo articolo, condividendo con me e con i lettori le vostre paure e raccontandoci i vostri successi!
Questo post rimarrà attivo e costantemente monitorato, per cui - se lo vorrete - potrete condividere tutte le vostre paure e seguire i consigli che chiunque potrà darvi per affrontare il volo con la massima serenità possibile. Io farò del mio meglio per essere presente ogni giorno ed assicurare a tutti una risposta in tempi brevi, perchè sono sicuro che supportandoci a vicenda (perchè anche io ne ho bisogno, eh) torneremo liberi di volare e di scoprire sempre nuovi e meravigliosi posti!