Palace
Recensione: Reject The System
Giunti all’ottava tappa del loro cammino discografico, i tedeschi Palace vengono dalla città di Spira e si propongono di perpetuare i fasti del teutonic heavy metal attraverso dieci nuove canzoni che essi stessi definiscono le loro più pesanti e varie di sempre. “Reject The System“, nonostante il titolo bellicoso, è in realtà l’album perfetto per chi cerca quarantacinque minuti di metallo classico, quadrato, ritmicamente vario ma mai particolarmente ispirato dal punto di vista delle melodie.
Se esistesse un metal da ascensore, insomma, non sarebbe troppo diverso da brani come “Final Call Of Destruction” e “Wings Of Storm”, dignitose successioni di stereotipi che si affidano alla riproposizione dei loro ritornelli (l’incidere militaresco di “Legion Of Resistence” non può competere con il racconto crudo di “Burner” dei Motorhead) piuttosto che all’efficacia di ciascuno di essi.
A differenza di un prodotto classico ma di nerbo, come può essere l’ultimo degli Anvil, quello dei Palace è un heavy sommesso, una definizione che lo rende a suo modo originale: nonostante gli stereotipi di genere siano tutti ugualmente rispettati, dalle ritmiche agli assoli, dai cori alle tematiche, il suono e l’impressione che ne risulta sono entrambi decisamente understated.
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Ascoltato con
Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)
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