Tokyo Motor Fist
Recensione: Lions
Artisticamente “figli” di Danger Danger e Trixter, band di provenienza dei due musicisti a capo del progetto, i Tokyo Motor Fist rappresentano un sodalizio artistico che, ancor prima di cominciare a mettere in fila le note, corona un’amicizia lunga una vita: seppure impegnati in carriere diverse, Ted Poley (voce) e Steve Brown (chitarra, cori e tastiere) hanno sempre accarezzato il sogno di produrre musica insieme, e “Lions” rappresenta il secondo passaggio di un percorso che a questo sogno ha saputo – fin dal debutto del 2017 – dare ammirabile concretezza.
Nei Tokyo Motor Fist ci sono la sofisticazione dei Def Leppard, le cotonature degli ottanta americani, i cori dolci e le malinconie credibili, a formare un quadro che restituisce una curiosa solidità al concetto di “melodico”.
L’approccio bilanciato dell’album consente infatti alle sue sonorità rotonde di mantenere una venatura piacevolmente grezza, vuoi per l’interpretazione appassionata di Poley vuoi per arrangiamenti squadrati da assimilare al primo ascolto.
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Ascoltato con
Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)
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