Diamo il benvenuto al lettore di queste sciagurate recensioni con un po’ di storia sui nostri fedeli compagni di colazione. I primi cereali per la colazione mattutina furono messi a punto da William Kellogg nel 1894, negli Stati Uniti, quando si perfezionò il processo per produrre fiocchi di mais tostati e croccanti: i chicchi, cotti a vapore, venivano pressati con rulli e poi tostati al forno, e sarebbero divenuti i capostipiti di un intero filone di prodotti. Non solo mais, ma anche avena riso o la sola fibra di frumento hanno dato vita a prodotti molto diversi tra loro, al punto che oggi l'offerta di cereali per la prima colazione è tra le più variegate disponibili, paragonabile per varietà e differenze tra un prodotto e l'altro solo agli yogurt ed ai biscotti. La tradizione tipicamente anglosassone di consumare latte e cereali ha preso piede anche in Italia, non solo per una semplice imitazione di una moda alimentare, ma anche per gli indubbi benefici che comporta: i cereali immersi nel latte sono una colazione veloce, saziante e che consente di recuperare la consuetudine di consumare il latte al mattino. La scelta dei cereali consente una colazione varia e, con una selezione opportuna dei prodotti, anche ipocalorica, pur con un apporto di carboidrati e fibre spesso ottimale. Purtroppo, nel tentativo di attirare il maggior numero di consumatori, molti produttori aggiungono ingredienti eccessivamente calorici allo scopo di rendere più appetibile il loro prodotto, ottenendo dei veri e propri dolci che poco hanno a che fare con una colazione che si possa dire salutare. La stessa assenza di "zucchero aggiunto" non garantisce necessariamente un prodotto ipocalorico, in quanto anche i carboidrati dei cereali apportano un rilevante apporto energetico. Spesso indirizzati ai bambini, esistono cereali con aggiunte di vitamine (generalmente del gruppo B, per la crescita) e minerali: mentre le dosi di vitamine sono generalmente abbastanza basse, alcuni prodotti presentano quantità significative per quanto concerne l'integrazione di ferro e calcio. Un discorso analogo vale per la presenza di fibre, che può variare in modo significativo a seconda degli ingredienti, senza peraltro rappresentare un indice finale delle effettive qualità del prodotto.
La recensione di oggi vede protagoniste le Choco Balls di Tre Mulini, marchio della catena italiana di discount Eurospin: presentate sulla confezione come "palline di cereali al cacao", le Choco Balls si presentano come palline di circa un centimetro di diametro, con colore marrone scuro ed un profumo che sa più di mais che cacao. Addizionate di calcio, vitamine e ferro (essendo un prodotto destinato prevalentemente al consumo da parte dei bambini, come la mascotte in copertina lascia presagire), le chocoballs sono fatte per il 47% con farina di mais: seguono poi zucchero (26 grammi su 100), farina di riso, crusca di mais, cacao in polvere, calcio, sale ed aromi. Nella lista degli ingredienti non compaiono né coloranti né conservanti, mentre il contenuto di fibre è di 5 grammi su 100: il valore energetico per 100 grammi di prodotto è invece di 396 kilocalorie. La confezione, da 500 grammi, racchiude due sacchetti semitrasparenti sigillati da 250 grammi ciascuno e presenta sul fronte il prodotto e sul retro le caratteristiche nutrizionali di alcuni degli ingredienti contenuti: viene spiegata in particolare l’importanza del consumo corretto dei carboidrati, del calcio, delle vitamine e del ferro. Piacevole il colore arancione di fondo ed opportuno il richiamo fotografico a latte, succhi di frutta e frutta fresca quale complemento ideale di questo alimento. Non altrettanto positivo, purtroppo, può dirsi l’esito della prova del gusto: se da un lato le palline rimangono inizialmente croccanti anche nel latte tiepido, dall’altro è il sapore a non convincere del tutto. Il profumo del cacao, già debole annusando il prodotto a secco, viene infatti completamente perso a contatto con il latte, al punto che l’impressione finale è quella di consumare anonimi cereali al mais, con l'aggiunta di una punta di salato, non del tutto piacevole, che emerge ogni tanto. La pasta che si ottiene masticando risulta leggermente collosa, probabilmente a causa dell’alto contenuto in farina di mais, rendendo anche la consistenza del prodotto, a pari del suo sapore, lontana da standard più soddisfacenti come quelli delle palline di Nesquik, dirette concorrenti di queste Choco Balls: il cereale prodotto per Nestlè da General Mills si rivela inoltre più completo dal punto di vista nutrizionale, perché realizzato con farina di frumento integrale e dosi quadruple di cacao, attestandosi nello stesso tempo su livelli calorici leggermente inferiori.
Il giudizio finale sulle palline al (poco) cioccolato in vendita presso i supermercati Eurospin non può quindi che essere insufficiente: ad un gusto che difficilmente soddisferà i consumatori più piccoli si aggiungono valori nutrizionali poveri, che finiranno col deludere anche il genitore più attento.
Voto: 50/100
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