Ancor prima che melodico, il rock dei Pride Of Lions potrebbe definirsi collaudato: giunta al sesto album, la band guidata dal frontman Toby Hitchcock e dal compositore e tastierista Jim Peterik (autore di “Eye Of The Tiger” per e con i suoi Survivor) ha saputo costruirsi una solida credibilità in ormai vent’anni di attività, nel corso dei quali ha legato sempre più saldamente il proprio nome alle preferenze più orecchiabili del mercato.
Non potrebbe quindi suonare che dolce e cadenzata questa musica, matura ed espressiva come potevano esserlo gli stessi Survivor, i Lynyrd Skynyrd più arrembanti oppure un Meat Loaf mediamente ispirato a metà degli anni ottanta. I suoni rotondi della batteria, le frequenti rifiniture elettroniche ed un’impalcatura dei brani che più classica e prevedibile non si può caratterizzano un prodotto la cui principale prerogativa sembrerebbe quella di non offendere, né impegnare eccessivamente l’ascoltatore.
“Lion Heart” è un album fatto di ripetizioni innocenti ed una insistenza ostinata sugli stessi concetti, elementi forse banali ma che gli attribuiscono – e fa quasi simpatia ammetterlo – il senso di una certa convinzione: nonostante i motivi per scrivere a casa non siano molti, nel disco si avverte effettivamente un certo orgoglio che finisce col conquistare.
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Ascoltato con
Casse Cerwin-Vega VE 5M
Amplificatore PS Audio Sprout
DAC 24-bit/192kHz Wolfson WM8524
Cavi di segnale Sonero PureLink
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)
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