Deadrisen
Recensione: Deadrisen
I Deadrisen arrivano freschi freschi dalla East Coast degli Stati Uniti e sono una creatura di Rod Rivera e Mike LePond: il primo è un chitarrista con oltre trent’anni di esperienza sulle scene del Christian Metal (molti dei quali passati in sodalizio con il singer Johnny Bomma) mentre LePond è, senza dover aggiungere altro, il bassista dei piro-e-tecnici Symphony X.
E’ la dichiarata volontà di fondere tra loro diverse influenze, che spaziano dal flamenco alla musica mediorientale, passando per heavy metal anni settanta/ottanta e hard rock, che rende interessante questa nuova proposta: un obiettivo ambizioso e sicuramente alla portata di musicisti navigati, ma che normalmente richiede un lavoro di cesellatura finissimo – di diplomazia stilistica se non di attento riordino, alla Marie Kondo – per portare a risultati originali e dalla chiara, sostenibile identità.
E non si può certo dire che i Deadrisen, impegnati in questo tipo di ricerca, abbiano intenzione di menare il proverbial can per l’aia: pagato il dazio della cinematografica intro, il mi presento di rito (Tapparella, Elio e Le Storie Tese, 1996) è costituito da un assalto programmatico di chitarre e batteria che non concede alcuno spazio all’immaginazione.
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Ascoltato con
Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)
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