Grand Design
Recensione: V
Recensione: V
Formati nel 2006 dal cantante e produttore svedese Pelle Saether, i Grand Design hanno da sempre perseguito la missione di “far funzionare le sonorità del rock anni ottanta nel ventunesimo secolo”, orgogliosi di come hanno saputo alternare uscite discografiche ed attività live senza mai rinunciare al loro suono e ad uno stile che la band stessa definisce – orgogliosamente e senza mezzi termini – old. Sono dunque sufficienti queste brevi premesse per comprendere come V sia il quinto lavoro di una realtà ampiamente rodata e con le idee chiare, che attraverso la riproposizione ha saputo ritagliarsi uno spazio e che accoglie con diffidenza la possibilità di riservare sorprese al proprio pubblico.
Se introdurre un concetto di originalità suona quindi del tutto fuori luogo, bisogna dire che la combinazione tra suoni affettati, ritmiche relativamente aggressive ed il particolare timbro di Saether (immaginate un ibrido tra gli svedesi Abba ed i danesi Aqua, quelli di Barbie Girl, però prestato al rock) possiede quel carattere divisivo che, almeno, non lascia indifferenti. La proposta che arriva da Västerås non è comunque così inedita da trascendere le definizioni: questo è melodic rock a tutti gli effetti, e come tale costruito, levigato e spuntato in nome di una costante, suprema e cioccolatosa scioglievolezza.
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Ascoltato con
Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)
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