mercoledì 8 aprile 2020

Recensione IRIST - ORDER OF THE MIND


Irist
Recensione: Order Of The Mind




Vengono da Atlanta in Georgia, gli Irist, ed in poco tempo hanno già fatto parlare di sé come la next big thing non solo in ambito metal, ma per tutto quanto concerne l’evoluzione del rock in un senso più universale. Non è un caso che la band stessa citi Melvins, Ratos de Porão, Alice in Chains, The Dillinger Escape Plan, Machine Head, Mastodon, Gojira e Soundgarden tra le proprie più significative influenze, promettendo velatamente di trovare un modo sensato di omaggiarle tutte, ed all’interno di un unico album. 

Formato da Pablo Davila (chitarra) e Bruno Segovia (basso) nel 2015, il quintetto è musicalmente fiero delle proprie origini sudamericane (Argentina, Cile e Brasile) e considera i Sepultura come eroi, ha saputo farsi largo più a suon di concerti che di social media e, sull’onda di un’hype davvero alle stelle (“La band heavy metal di cui ciascuno parlerà”, “Gli Irist sono il futuro del metal?”, “Georgia metal phenomenon”, giusto per citare alcuni dei titoli restituiti da Google), giunge oggi al debutto discografico pubblicato da Nuclear Blast.

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Ascoltato con
Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)

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