Seven Spires
Recensione: Emerald Seas
Dall’incontro di quattro studenti presso il prestigioso Berklee College of Music di Boston nasce il progetto Seven Spires, band statunitense che in seguito al successo di una campagna di crowdfunding ha debuttato nel 2017 con l’album Solveig ed avuto la possibilità di proporsi dal vivo in occasione di festival quali MetalDays, 70000 Tons of Metal e ProgPower USA.
La definizione di “storyteller che traggono ispirazione dallo spettro tradizionale dell’heavy metal per spingersi oltre” appare calzante fin dai primi secondi di ascolto del loro secondo disco quando, pagato il dazio della cadenzata intro, si viene introdotti in un mondo variopinto fatto di componenti ritmiche moderne, rafforzativi growl e sporadiche fioriture acustiche, nel quale la voce di Adrienne Cowan – anche corista con gli Avantasia e la cui interpretazione femminile e struggente mi ha ricordato lo stile di Anneke van Giersbergen degli indimenticati The Gathering – si muove con disinvoltura.
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Ascoltato con
Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)
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