martedì 11 agosto 2020

Recensione BLACK ROSE MAZE - BLACK ROSE MAZE

Black Rose Maze
Recensione: Black Rose Maze

Frontiers Music ha in questi anni contribuito a ridefinire la missione di una “casa discografica”: partendo dal tradizionale business della pubblicazione/distribuzione di nuovi lavori, l’etichetta con sede a Napoli è infatti diventata – complice l’indiscussa credibilità costruita negli anni – un crocevia di contaminazioni e collaborazioni, molte delle quali promosse attivamente dalla label stessa. 

In questo modo le opportunità per i musicisti coinvolti nei suoi progetti si sono moltiplicate, creando nuove possibilità espressive (ed occasioni di lavoro) ed offrendo visibilità ad una girandola di talenti in grado di supportarsi l’uno con l’altro. Tra i maggiori beneficiari di questo meccanismo, che per impulso produttivo potremmo avvicinare alle dinamiche autarchiche e circolari di Netflix, vi è la categoria dei cantanti: professionisti di riconosciuto mestiere e/o esperienza che, in alcuni casi, non hanno legato le proprie fortune al sistema socialmente complesso della band, e che Frontiers è in grado di abilitare costruendogli attorno team di professionisti ad hoc. 

La canadese Rosa Laricchiuta rientra a pieno titolo nella categoria: originaria di Montreal, Rosa è stata cantante, compositrice, performer, concorrente della locale edizione di “The Voice” ed autrice di due album prima di approdare alla corte dell’etichetta italiana.

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Ascoltato con

Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)

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