lunedì 27 agosto 2012

Che poi uno mica ci prova gusto, a stroncare.


Arrivano da Parigi, questi Deadline, e la loro scarna biografia ci parla di una band dalla storia giovane, ma composta da musicisti d’esperienza: formati ufficialmente nel 2009 dopo due anni di assestamento, i francesi riescono ad entrare in contatto con Beau Hill (produttore con Ratt, Winger, Alice Cooper, Warrant e Europe) e ad assicurarsi i suoi servigi per la pubblicazione di due singoli, Dance with Style e Heading West, grazie ai quali avranno l’opportunità di partecipare a spettacoli radiofonici -che oggi si traducono in podcast- trasmessi in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti. 

Heading West, recensito oggi, è un EP che racchiude entrambi i brani con l’aggiunta di un terzo inedito, intitolato Another Way to Live.

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La battaglia dei fast-food sui panini low-cost

McDonald's e Burger King continuano a darsi battaglia su una selezione di prodotti venduti ad un prezzo particolarmente contenuto.


McDonald's propone un ricco menu di prodotti, chiamato UNO X UNO, che comprende ben 10 portate vendute ad €1.00 (1.936,27 Lire) ciascuna. Si tratta di:
  • Hamburger
  • Cheeseburger
  • Chickenburger BBQ
  • Patate Regolari
  • Mix Salad
  • Snack di Parmigiano Reggiano
  • Frutta fresca
  • Milkshake
  • Due Dolcetti
  • Sundae Chocotris
La scelta è sicuramente soddisfacente ma la qualità dei singoli panini rimane tutta da verificare: ricordo infatti di aver provato tempo fa il Chickenburger BBQ, piuttosto allettante a quel prezzo, scoprendo però che la carne di pollo al suo interno differiva per sapore e consistenza da quella utilizzata nei panini "normali", risultando "allungata" con altri ingredienti (probabilmente farine).


Diversa la politica di Burger King, che propone una gamma meno ampia, declinata in due diverse fasce di prezzo.
  • A €0.99 (1.916,91 lire) vengono offerti Hamburger, Patatine small e Gelato alla Fragola, Caramello o Cioccolato
  • A €1.49 (2.885,04 lire) vengono invece proposti Cheeseburger, Patatine medie, Nuggets di pollo (4 pezzi)
Ad entrambe le offerte va generalmente aggiunto il costo di una bevanda, per la quale bisognerà mettere in conto il normale prezzo di vendita.

Suoni? Realizza il tuo sogno con Musikstarter!


Dal momento che la musica rimane una delle mie più grandi passioni, sono particolarmente felice di poter collaborare da qualche giorno con una start-up che si preannuncia molto interessante per chi ha un'idea in campo musicale, e desidera realizzarla. Musikstarter è uno strumento al servizio di artisti e band, case discografiche, promoter, agenzie di concerti, locali live e altri operatori del solo settore musicale che permette di aprire campagne di raccolta fondi finalizzate alla realizzazione di progetti concreti (album, tour promozionali, concerti, festival) attraverso la prevendita di articoli o servizi (in pratica, ricompense ideate dai creatori dei progetti) ai propri sostenitori (siano essi fan, amici o contatti sui social-network). 

Si tratta di un servizio a metà tra Sellaband e Kickstarter (quest'ultimo passato recentemente all'onore delle cronache per lo strepitoso successo di Ouya) che verrà lanciato ad Ottobre 2012, con l'obiettivo di creare un laboratorio a cielo aperto dei più interessanti progetti musicali in corso di realizzazione e dare la possibilità, a chi lo vorrà, di contribuire alla realizzazione di un sogno attraverso l’acquisto di ricompense esclusive. 

Quello che distingue questo sito dalla "concorrenza" è il valore della consulenza offerta: Musikstarter mette infatti a disposizione di ogni proposta un tutor che si occupa, gratuitamente, di:
  • verificare la qualità e la congruità del progetto, riservandosi di approvarlo per la messa online
  • fornire consulenza sull'obiettivo economico da fissare
  • suggerire le ricompense da offrire (download digitale, CD, maglietta, nome sui ringraziamenti, concerto privato) ed il relativo prezzo
  • suggerire il modo migliore di presentare i contenuti scritti ed i video sulla propria pagina
  • consigliare la strategia più efficace per raggiungere e sensibilizzare i fan
  • fornire tutti gli strumenti operativi utili al raggiungimento del finanziamento, compresi widget ed applicazioni personalizzate per i social-network

I progetti approvati verranno gestiti da Musikstarter mediante la creazione di una pagina per presentare l'artista o il progetto (disco, tour promozionale, videoclip, concerto, festival, dvd, album in vinile): in questo spazio esclusivo, che ospiterà anche un video per la presentazione dell'iniziativa, si dovranno indicare OBIETTIVO ECONOMICO, DURATA DELLA RACCOLTA FONDI e RICOMPENSE PER I FAN che vorranno supportare l'iniziativa. Sulla propria pagina gli artisti potranno inoltre:
  • Accedere ad un blog sul quale scrivere la presentazione del progetto, aggiornarlo quando vorranno e interagire con i propri sostenitori rispondendo ai messaggi di coloro che avranno acquistato le ricompense o che gli scriveranno
  • Caricare il loro video di presentazione
  • Rimanere aggiornati in tempo reale sul livello di raggiungimento dell'obiettivo di raccolta fondi, dell'identità di chi ha acquistato gli articoli e di quanti giorni mancano alla fine della campagna di raccolta
  • Creare ed offrire le ricompense che vorranno (download in anteprima dell'album, cd autografato o meno, t-shirt)
  • Utilizzare un'applicazione gratuita che replicherà la loro pagina di Musikstarter sulla loro pagina Facebook in modo tale da raccogliere fondi direttamente sul social-network.

In più, nel caso di un progetto che preveda la realizzazione di un disco, Musikstarter potrà offrire - su richiesta dell’artista - servizi di pubblicazione che comprendono ufficio stampa, distribuzione fisica, distribuzione digitale e realizzazione di materiale promozionale a prezzi competitivi, il tutto senza entrare nel merito delle scelte artistiche dell'artista.

Se il progetto raggiungerà o supererà il 100% della raccolta, l'artista riceverà l'intera cifra raggiunta (meno la commissione per coprire i costi del sito, pari al 10%) e potrà realizzare il progetto. Se il progetto invece raggiungerà meno del 100% della raccolta, l'ideatore non riceverà nulla, il sito non guadagnerà niente e chi avrà acquistato le ricompense verrà totalmente rimborsato, ovviamente senza costi aggiuntivi.

Per quanto riguarda infine il mio ruolo, dovrò occuparmi di trovare realtà musicali interessanti, chiarire i primi dubbi e favorire il contatto tra l'ideatore del progetto e lo staff del sito, cercando di presentare l'idea alla base della proposta nel modo migliore e più lineare. Per questo sono volentieri a disposizione di chiunque abbia voglia di concretizzare il proprio sogno in modo innovativo e trasparente, coinvolgendo gli amici che lo sostengono. Proviamoci!

mercoledì 22 agosto 2012

Sala giochi low-cost | Joypad ad infrarossi per tablet Android


Stanchi di giocare con gli emulatori per Android utilizzando i comandi touchscreen? Personalmente non riesco ad utilizzare questo tipo di interfaccia: nessun feedback, area di gioco parzialmente coperta dalle mie stesse dita e - soprattutto - la costante insicurezza circa il comando effettivamente impartito compromettono l'esperienza di gioco, al punto da non farmi nemmeno prendere in considerazione la possibilità di impegnarmi con sistemi di comando più complessi di un semplice casual-game alla Angry Birds.

In questa videorecensione vi spiego come creare una funzionale stazione da gioco, spendendo davvero poco e ritrovando il gusto "hardcore" di tenere in mano un vero joypad (benchè privo di tasti dorsali), come ai tempi del Super Nintendo o del Mega Drive! 

Il setup low-cost per creare una sala giochi portatile da migliaia di titoli si compone di:
Per una lista degli emulatori, in gran parte gratuiti, disponibili per il sistema operativo Android vi rimando a Pocketgamer.co.uk

Happy gaming!

La cucina etnica di Eurospin | Pasta Giapponese

Prosegue il nostro mini-viaggio in tre parti alla scoperta dei sapori esotici proposti da Eurospin, e prodotti industrialmente nell'operosa provincia di Monza-Brianza. Oggi andiamo in Oriente... è il turno della (rullo di tamburi, e stupore a pacchi) Pasta Giapponese!


Ecco la busta di oggi! Declinata nelle rassicuranti tonalità del giallo e del marrone, la confezione contiene 160 grammi di prodotto, sufficienti per preparare due porzioni - non abbondantissime - di pasta.


Grande esotismo nell'immagine del tempio giapponese che fa da sfondo alla pasta: come vedremo tra poco, l'ingrediente che più caratterizza questa ricetta è l'Auricularia Auricula, un fungo nero... cinese.
Di pari passo con l'introduzione del buddismo, a metà del VI secolo, vennero importate dall'Asia tecniche dell'architettura dei templi: a partire da Asukadera a Nara, molti templi furono costruiti in diverse parti del paese. Negli anni che seguirono, le dottrine e le credenze delle sette buddiste hanno influenzato sempre di più le tecniche di costruzione dei loro templi, dando luogo a una più ampia varietà di stili e di forme strutturali. In diversi periodi della storia le due religioni, Shintoismo e Buddhismo, si sono legate simbolicamente, condividendo rituali, luoghi e stili architettonici, al punto che spesso è difficile distinguere gli uni dagli altri (da www.cultorweb.com/J/A1.html)


Oltre al generoso 78% di pasta di semola di grano duro, la busta contiene olio di palma, cipolla, funghi, carote, gamberetti, porro, pomodoro, sedano, coriandolo, prezzemolo, aglio e curcuma.


La preparazione si apre, come da tradizione, con 500 ml di acqua del rubinetto da portare ad ebollizione in una padella antiaderente di medie dimensioni.


Ecco come si presenta la pasta una volta aperta la busta: si tratta, come nel caso del piatto Tex Mex, di linguine corte e tristemente lisce: nulla per cui valga la pena scrivere a casa, certo, ma almeno il buon esito della cottura è assicurato, così come il giusto innamoramento con il cremoso sughetto automaticamente ottenuto post-cottura.


Il contenuto della busta viene versato nell'acqua bollente e pazientemente mescolato, affinchè pasta e spezie vengano cotte e distribuite in modo uniforme. Il tutto ha un aspetto abbastanza invitante, se ci si accontenta.


Ed ecco, dopo circa 10 minuti, la Pasta Giapponese servita sul nostro italianissimo piatto: come sempre la presentazione della pasta in busta è soddisfacente, e se avete un blog potrete pubblicare qualche foto certi di fare un figurone.


Un'immagine ravvicinata del nostro piatto di Pasta Giapponese: profumata e leggermente speziata, la pasta ha un piacevole gusto dolce, dovuto in gran parte alla presenza delle carote (accompagnate da porro e cipolla) visibili nell'immagine. L'ingrediente che però sembra caratterizzare maggiormente il piatto è il Fungo Nero Cinese (qui potete ordinarne fino a 1000 tonnellate all'anno), che rimane croccante e rende davvero particolare - e vagamente esotico - il boccone. Del tutto trascurabile il contributo dei gamberetti: benchè presenti in buon numero, le loro dimensioni lillipuziane (sembrano sottili vermicelli lunghi poco più di un centimetro, per dire) li confondono tra il sapore della semola di grano duro, quello del soffritto e quello delle spezie.


Dal momento che la Pasta Giapponese non ha un sapore forte, benchè leggermente speziato, è possibile aggiungere un po' di "corpo" con un'abbondante spolverata di Grana Padano. Il formaggio porta un'ulteriore nota salata che ben si sposa col gusto dolce delle linguine e del loro condimento, creando un curioso misto mediterraneo/nipponico.

Voto 6

martedì 21 agosto 2012

La cucina etnica di Eurospin | Pasta Tex Mex


Dalla settimana scorsa Eurospin propone tre nuove paste in busta (€0,99 alla confezione, pari a circa 1.900 lire per due discrete porzioni), definite - forse un poco pretenziosamente - paste "etniche". Nelle curiose varianti Giapponese, Thailandese e Tex Mex, le nuove paste in busta prodotte da F.I.R.M.A. Italia (www.firmaitalia.it) costuiscono una novità simpatica ed inattesa, e da provare senza ulteriori indugi.


Cominciamo quindi la prova delle paste etniche con la versione Tex Mex: bella la confezione, con tanto di omino con poncho & sombrero ed immancabile cactus, che fa tanto Far West. La pasta consiste in una specie di tagliatella corta (3-4 centimetri) a base di semola di grano duro, che a cottura ultimata non sapremo se raccogliere col cucchiaio o con una forchetta.


Gli ingredienti che donano un gusto Tex Mex a questa pasta sono cipolla, paprika, peperone, coriandolo, aglio, prezzemolo, peperoncino, cumino e curcuma: apperò!
Firma Italia produce una vasta gamma di piatti pronti disidratati con tipiche ricette italiane: risotti, paste, tortellini, minestre, zuppe, polenta, ecc. Inoltre sviluppa e produce anche numerose ricette internazionali di grande successo. La produzione Firma Italia, per ricette a marchio proprio o personalizzate a marchio privato, avviene nel rispetto delle rigide e severe normative CEE che disciplinano il settore alimentare. II personale altamente qualificato opera su macchinari completamente automatici.


La preparazione è ovviamente molto semplice, come si conviene ad ogni Pasta-In-Busta che si rispetti: sarà sufficiente portare ad ebollizione 500 ml di acqua (due bicchieri e mezzo), versare il contenuto della confezione senza salare e mescolare di tanto in tanto per una decina di minuti, fino a completa evaporazione.


Questa è la pasta ancora nella busta: si distinguono (e si annusano) chiaramente gli agglomerati di spezie, che si scioglieranno facilmente una volta a contatto con l'acqua bollente.


Ottima la sintonia con Buddy Valastro di Cucina con Buddy (ed Il Boss Delle Torte): mentre noi mescoliamo la pasta, lui è impegnato con una cenetta messicana, appena più ambiziosa e varia della nostra.


Ecco la pasta durante i primi minuti della cottura: il pomodoro si scioglie conferendo al piatto un acceso colore rosso, relativamente invitante, mentre il profumo delle spezie pervade tutta la cucina.


L'acqua di cottura è ormai completamente evaporata, questo fa capire allo chef di turno che è quasi ora di impiattare (senza che ci sia nemmeno bisogno di procedere ad un assaggio, tanto le Paste-In-Busta non sbagliano mai).


Ed ecco la nostra pasta Tex Mex di Eurospin, finalmente impiattata (e, a dir il vero, fotografata prima di una generosa spolverata di Grana Padano che ha "italianizzato" in qualche modo la ricetta).


Il sapore della pasta prodotta in provincia di Monza-Brianza è sicuramente gradevole, per quanto poco personale: il condimento può definirsi più speziato che piccante, ricco ma non al punto da coprire il semplice sapore dell'abbondante semola (79% del preparato). Si tratta quindi di un piatto pronto adatto a tutti, che si potrebbe addirittura rendere più delicato aggiungendo una noce di burro alla fine della cottura: la preparazione è semplicissima, e la riuscita assicurata. Forse avremmo preferito un'interpretazione Tex Mex più coraggiosa e piccante, alla Man VS Food per intenderci, ma ad un costo tanto irrisorio non riteniamo che sia il caso di lamentarci troppo.

Voto 6,5

venerdì 17 agosto 2012

Pizza-burger ed un ritrovato death-metal melodico

E insomma, capita a tutti di aprire il frigorifero e scorgere in un angolo dell'ultimo scomparto, quello più in basso prima della frutta, qualcosa che ci eravamo dimenticati di avere. Nel mio caso, la fortuna (?) ha voluto che la scoperta consistesse in un pezzetto di focaccia ai pomodorini - che per finezza chiameremo "mediterranea" - avanzata da una sorta di teglia precotta acquistata qualche giorno fa all'Eurospin. 

Appurata la scarsa appetibilità "in sè" della focaccia, ormai rafferma, il team di chef si è dunque riunito alla ricerca di una fine dignitosa (e gustosa) da riservare alla stessa. Con scarsa fantasia, considerato lo smodato consumo di hamburger degli ultimi tempi (praticamente una moda, piuttosto che un'abitudine alimentare) si è dunque optato per uno sfizioso pizza-burger, senza tralasciare il fatto che pure gli hamburger di coniglio AIA sono stati acquistati ad €0,90 la coppia perchè anch'essi in inesorabile odore di scadenza.

Quindi, solito infallibile procedimento: un hamburger in padella (senza grassi aggiunti, per la salute e per la linea) per una decina di minuti, focaccia tagliata in due ed anch'essa in padella per circa cinque minuti, fettina di emmenthal tedesco per quel tanto che basta a farla sciogliere e, a freddo, ketchup maionese insalata e pomodori.

Superfluo sottolinearlo, il risultato è stato ottimo: focaccia notevolmente ammorbidita (grazie ai vapori sviluppati dentro la padella, opportunamente coperchiata) e tornata al gustoso splendore della gioventù, piatto bello da vedere e saporito ma senza esagerare, grazie all'impiego della carne bianca per l'hamburger. Ma chi ci ammazza, a noi?








A rallegrare il tutto, questo death-core americano/danese che sembra poter rinverdire i fasti dello swedish death-metal più melodico, ed a me caro.

mercoledì 15 agosto 2012

Il mio chicken-burger VS le ostriche di Alessandro Borghese

Concludiamo il saporito capitolo chicken-burger AIA (2 svizzere ad 1€, grazie Eurospin) con una seconda - ed assai più elaborata - ricetta che ha previsto l'utilizzo di:
  • insalata mista
  • pomodoro da insalata
  • cipolla rossa soffritta con burro, sale e rosmarino
  • maionese light
  • ketchup
  • sottiletta al Grana Padano
Guardare una puntata di Cucina con Ale, durante la quale Alessandro Borghese ha preparato ostriche in tre diversi modi, mi ha particolarmente ispirato, spingendomi a creare una composizione altrettanto sublime, e rigorosamente low-cost.




Cereali per la Colazione Ep.26 | Recensione CORN FLAKES TRE MULINI (EUROSPIN)


Recensire le diverse marche di cereali assaggiandone i Corn Flakes è un po' come valutare una pizzeria in base alla sua pizza margherita, o una gelateria ordinando un cono "tutto fiordilatte": si tratta infatti del prodotto più semplice e classico, quello che non puoi sbagliare, che il dottor John Harvey Kellogg inventò - quasi per errore - nel lontano 1894, volendo somministrare un cibo vegetariano, inspido e rigorosamente anti-afrodisiaco ai pazienti del suo sanatorio. Prodotti con mais cotto semplicemente con acqua e vapore, la ricetta dei Corn Flakes non ha subito grandi modifiche negli anni: oggi ne troviamo versioni addizionate di vitamine e ferro, oppure altre (come quelle vendute nei supermercati DPiù e già recensite) che sembrano derivare dalla lavorazione di farine, piuttosto che di singoli chicchi.

I Corn Flakes di Eurospin, venduti con il marchio Tre Mulini, si presentano in una confezione enorme, che ci ha creato qualche problema per la realizzazione delle riprese: la scatola contiene infatti due sacchetti da ben 375 grammi ciascuno, scelta comunque apprezzabile per limitare gli imballaggi. Graficamente troviamo una presentazione piuttosto piacevole: latte, pannocchie e fiocchi sembrano scaldati da un tiepido sole del mattino, immagine bucolica che - come da tradizione dei prodotti del discount - ritroviamo identica su entrambi i lati. Uniche aggiunte riguardano le note "basso contenuto di grassi" e "fonte di fibre" riportate sulla parte superiore, e le quantità giornaliere raccomandate nella parte inferiore, insieme alla scritta su fondo verde che sottolinea l'aggiunta di vitamine e ferro. Nella fascetta superiore troviamo la data di scadenza molto ben contrastata e leggibile, mentre sul fondo del box leggiamo che i fiocchi sono prodotti in Italia dalla Molino Nicoli S.p.a., un'azienda che fa della qualità, dello sviluppo tecnologico e della sensibilità nei confronti del mercato i punti focali della propria missione. Nel sito dell'azienda lombarda si specifica inoltre come i Corn Flakes siano prodotti con mais a filiera controllata di origine esclusivamente italiana e senza ogm, nè aggiunta di grassi, coloranti, additivi e conservanti.

La ricetta del prodotto Eurospin prevede l'utilizzo del 95,2% di mais, accompagnato da zucchero, sale, vitamine e ferro: trattandosi di una lista così semplice, l'unica considerazione da fare è quella relativa al contenuto di mais, che può variare leggermente nelle singole formulazioni. La stessa Nicoli, ad esempio, produce versioni che prevedono un contenuto di cereale che va dal 98,4% dei normali fiocchi venduti col proprio marchio (percentuale condivisa col prodotto di marca Kellogg) al 103% delle versione senza glutine. Di facile lettura anche la tabella con i valori nutrizionali, presente sul lato opposto del box. Il prodotto di Tre Mulini si presenta innanzitutto come il meno calorico di quelli presi in esame fino ad ora: con le sue 369 calorie per 100 grammi si differenzia sensibilmente sia dalla versione di marca (378 calorie) che da quella del discount DPiù (386 calorie). Più alto di entrambe anche il contenuto di proteine (7,3 grammi) e di fibre (4 grammi), così come più virtuoso è l'apporto di zuccheri, fermo a 7 grammi, e quello di sodio (0,5 grammi sono meno della metà dell'equivalente Le Maten). Al pari di Kellogg, infine, il contenuto di grassi che si attesta a 0,9 grammi, così come l'apporto di ferro (7 grammi contro gli 8 del cereale di marca). 


I valori del mais venduto all'Eurospin si rivelano davvero ottimi, e costituiscono il preludio ad una prova del gusto che si rivelerà altrettanto soddisfacente. Contenuti in due sacchetti di plastica semi-trasparente, i cereali si presentano in fiocchi di dimensioni e forme naturalmente diverse tra loro, ma tutti caratterizzati da un invitante colore giallo-intenso. I fiocchi, inoltre, sembrano veramente ottenuti dalla lavorazione dei singoli chicchi di mais, e non dall'impasto di farine dal gusto colloso, come riscontrato con i Corn Flakes di DPiù. Soddisfacente anche il sapore: sembra infatti di avvertire il sapore del cereale, che dona un minimo di carattere ad una preparazione necessariamente meno golosa di altre. La tostatura conferisce un aroma che li rende piacevoli al consumo anche da soli, come snack o rinforzo di yogurt o macedonia, anche grazie al fatto che i cereali non sembrano eccessivamente insipidi come altri concorrenti. Croccantissimi a secco o nel latte freddo, il consumo si mantiene soddisfacente anche durante la nostra tradizionale prova con latte tiepido: se infatti i Corn Flakes perdono, com'è naturale, una parte della loro croccantezza, va comunque evidenziato come le piccole sfoglie rimangano in qualche modo distinguibili e stratificate, senza creare quell'impasto informe e colloso riscontrato in altre occasioni. Il giudizio finale sui Corn Flakes Tre Mulini non può che essere positivo, senza riserve: il prodotto italiano risulta infatti confezionato con gusto, ben equilibrato dal punto di vista nutrizionale e soddisfacente al momento del consumo. Tutte caratteristiche che, unite al prezzo invitante tipico del discount, ne fanno un'ottima proposta per la prima colazione di tutti.

Voto: 81/100

La classifica ad oggi

 MINIS CHOCO (Weetabix) - 89/100
 FITNESS DARK CHOCOLATE (Nestlè) - 88/100
COFFEE FLAKES (Cerealvit) - 87/100
FITNESS CHOCOLATE (Nestlè) - 86/100
FITNESS MIELE E MANDORLE (Nestlè) - 85/100
EXTRA AL CAFFE' E CHICCHI DI CIOCCOLATO (Kellogg's) - 82/100
PETALI AL CIOCCOLATO (In's Mercato) - 82/100
CORN FLAKES (Eurospin) - 81/100
FRUIT & FIBRE (Lidl) - 80/100
CHOCO KRAVE TOTAL CHOCO (Kellogg's) - 79/100
NOUGAT PILLOWS (Lidl) - 78/100
MINIS FRUIT & NUT (Weetabix) - 77/100
SPECIAL K YOGURT (Kellogg's) - 76/100
PAN DI STELLE (Barilla) - 75/100
NUT FLAKERS (Lidl) - 74/100
MULTIGRAIN AL CIOCCOLATO FONDENTE (Eurospin) - 72/100
CHOCO CRUSTIES LE MATEN (Dpiù) - 71/100
ROTELLE COCO POPS (Kellogg's) - 70/100
CRUNCH CEREALI (Nestlè) - 68/100
NESQUIK DUO (Nestlè) - 65/100
CORN FLAKES LE MATEN (Dpiù) - 64
CHOCAPIC (Nestlè) - 63/100
NESQUIK CEREALI (Nestlè) - 60/100
CRUNCHY NUT (Kellogg's) - 55/100
CHOCO BALLS (Eurospin) - 50/100
SPECIAL FLAKES CHOCOLATE (Lidl) - 45/100

Doppio chicken-burger al formaggio, 1€


Spesso nel banco carni dei supermercati (Eurospin, nel mio caso) è possibile trovare prodotti, anche di marca, a prezzi fortemente scontati perchè prossimi alla data di scadenza.

Io per esempio ho acquistato degli hamburger di pollo Aia di buona qualità (88% di carne), che da un prezzo iniziale di €2,40 sono stati offerti ad un solo euro (per la confezione da due hamburger), perchè a sei giorni dalla data di scadenza (acquistati il lunedì e da consumarsi preferibilmente entro il sabato successivo).
"Tenero Hamburger di solo pollo, ideale per un secondo leggero, veloce da preparare. Presentato all'interno del tradizionale panino all'Americana è una sana e sfiziosa alternativa al classico hamburger per grandi e piccini." (dal sito di Aia)
Aggiungendo un panino al sesamo, un po' di insalata mista, una sottiletta al Grana Padano ed un pomodoro, con un velo di maionese light e di ketchup ad ammorbidire il tutto, ho preparato un chicken-burger gustosissimo, relativamente leggero e dal costo contenuto. Come si dice dalle mie parti, "poca spesa molta resa"... alla faccia della crisi!

Aggiornamento: trovati oggi 2 hamburger AIA di coniglio a €0,90 la coppia! Rabbit-burger!

martedì 14 agosto 2012

Elogio della Mediocrità | International Super Karts

"Racing across the tarmac only inches above the road, International Super Karts gives an adrenaline rush like no other. With 3 kart classes to master, from high speed commercial karts to insanely fast 250cc super karts. Race the 10 incredibly detailed outdoor international venues against fearsome opponents."

La mia trentennale passione per i videogiochi mi porta a giocare in modo approfondito qualsiasi titolo mi passi per le mani, alla ricerca di quel feeling con le dinamiche di gioco che i programmatori devono aver pensato - così immagino - anche per me. Per questo motivo non mi curo più di tanto delle recensioni, perchè la soddisfazione più grande è quella che (con un po' di fortuna) si ottiene da un titolo sconosciuto, bistrattato dalle riviste di settore ed acquistato per pochi euro al più vicino Gamestop.

International Super Karts fa parte di quei giochi, con il suo pedigree a basso budget ed a basso prezzo: pubblicato da Midas Interactive (etichetta specializzata in titoli economici, alla quale si deve però la localizzazione di alcune chicche giapponesi, come lo shoot 'em up Steel Dragon EX), il gioco è opera di Brain In A Jar Ltd., software house indipendente nei pressi di Manchester, specializzata in titoli motoristici. Fisica e dinamiche dei corpi sono i punti di forza dello sviluppatore, e costituiscono probabilmente l'unico motivo per non abbandonare il gioco dopo le prime partite.

Se da un lato troviamo infatti una presentazione desolante, con titoli anonimi, grafica sgranata e musichette insignificanti, dall'altro International Super Karts (generico anche nel titolo, a proposito) si muove grazie ad un motore grafico piuttosto solido e perfettamente calibrato per esaltarne la giocabilità. Da un punto di vista di pura guida, infatti, le sensazioni trasmesse dai go-kart sono convincenti: suddivisi in tre diverse classi, i mezzi offrono una buona sensazione di velocità (complice anche la poca distanza dall'asfalto), maneggevolezza (con la possibilità di dosare acceleratore e freno con lo stick analogico destro) e senso del limite, che mantiene il giocatore in un costante stato di concentrazione.

Se quindi le fondamenta del gioco possono dirsi solide, il contorno è talmente trascurato da inficiare l'intera esperienza di gioco: tra bug, limitazioni dell'interfaccia utente ed inesattezze contenute nel manuale, il quadro è senza ombra di dubbio desolante. Vediamo perchè:
  • ogni gara prevede la partenza del giocatore dall'ottava ed ultima posizione, non sono previste qualifiche nè alternative per meritare una diversa posizione in griglia
  • gli scontri con gli altri concorrenti si risolvono sempre a favore della CPU, generando un enorme senso di frustrazione: una gara perfetta può essere compromessa semplicemente sfiorando un kart avversario, che proseguirà allegramente la sua corsa mentre noi perderemo posizioni su posizioni, una volta scaraventati all'esterno della pista. Non solo: i kart avversari tendono ad agganciarci e portarci fuori strada ogni volta che ci affianchiamo ad essi, rendendo ogni sorpasso un incubo
  • durante la modalità Challenge viene riportato un messaggio di congratulazioni anche quando l'obiettivo di migliorare il tempo-limite non viene raggiunto
  • gli avversari mantengono velocità e direzionalità anche nell'erba, cosa impossibile per il giocatore umano
  • il manuale promette lo sblocco di contenuti aggiuntivi piazzandosi nelle prime tre posizioni nella modalità Race: neanche a dirlo, questo non corrisponde a verità!
  • per quanto disponga di una funzione autosave, il gioco non permette di tenere traccia dei propri progressi, in termini di piazzamenti e trofei vinti nelle tre categorie disponibili: consigliati quindi una penna ed un pezzetto di carta
  • l'ambientazione delle piste è piuttosto anonima: deserto, spiaggia o City Park sono location generiche, che nulla fanno per solleticare l'interesse del giocatore o degli spettatori. Lo stesso dicasi per i menu incredibilmente scialbi e per l'unica musichetta che accompagna le fasi di non-gioco.
International Super Karts provoca dispiacere, soprattutto, per l'incapacità da parte di uno sciagurato producer di costruire un titolo accettabile su fondamenta solide. Mentre i go-kart sono resi con cura, difficili da addomesticare (dalla classe intermedia in su) e veloci sulle piste, il gioco presenta dei difetti capaci di minarne la giocabilità, e che si sarebbero potuti individuare con qualche partita di prova. Il gioco di Midas Interactive preferisce invece crogiolarsi nella sua mediocrità, e solo l'appassionato più convinto sarà disposto a scavare in questa melma informatica, alla ricerca di una soddisfazione low-cost.

sabato 11 agosto 2012

Recensione VANADIUM | CORRUPTION OF INNOCENCE

Ascolto metal da venticinque anni abbondanti, tra i miei primi vinili ricordo Walls Of Jericho degli Helloween in un'oscura edizione canadese (Banzai Records), Somewhere In Time acquistato perché mi piaceva la copertina, Fighting The World dei Manowar perché c'era dentro Carry On e pure Shout At The Devil dei Motley Crue, che mi turbava per la brutta faccia di Mick Mars e la carica erotica piuttosto ambigua di Nikki Sixx, che a me adolescente -così su due piedi, diciamo- sembrava pure una bella ragazza. Tanti anni di militanza non hanno però coinciso, per un destino beffardo cinico e baro, con una conoscenza uniforme, o vagamente esaustiva dell'universo rock: potrei citare a memoria la discografia dei D:A:D (strepitosi a Wacken, a proposito) o tanti testi degli Almighty, disquisire con fare dotto e moderatamente antipatico di Roxy Blue, Tyketto, Little Angels, Motorhead e Love/Hate, ed al tempo stesso esibire il più imbarazzante dei silenzi, come Fantozzi al cospetto della salopette dell'imponente intellettuale Franchino (che fece invaghire la Pina), se mi venisse chiesto di nomi sacri come i Kiss, per fare un esempio, band che suppongo emergente ed alla quale dedicherò il primo ascolto a breve, con tutta l'emozione del caso. Con la stessa colpevole vergogna, ed assicurandomi di premere bene le ginocchia sui ceci, affinché ne rimangano persistenti le impronte sulla carne, il mio destino musicale non ha mai voluto che incrociassi la figura di Pino Scotto e dei Vanadium, eppure nomi storici del metallo nostrano. Il che non è necessariamente un male, dal momento che l'ascolto e la valutazione di Corruption Of Innocence potranno avvenire in un clima asettico da reparto di malattie infettive, scevro di considerazioni sulla personalità straripante del personaggio ospite di Chiambretti, o negli studi di Rock TV.
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giovedì 9 agosto 2012

Game Power 57 | Un appello agli appassionati di retrogaming

Appello agli appassionati di retrogaming! 

Cerco collezionisti che siano in possesso di numeri della rivista Game Power e che abbiano la possibilità di scannerizzarli/scansionarli per il nuovo progetto di www.rivistevideogiochi.it

Qui potete leggere di cosa si tratta:
Il progetto no-profit “Riviste & Videogiochi” si pone l’obiettivo di riportare in vita le retro-riviste informatiche e di videogiochi, attraverso scansioni in alta risoluzione, senza l’aggiunta di watermark e con un editing curato. Così facendo, cercheremo di realizzare il sogno più ambito dai videogiocatori con uno spiccato senso di gusto squisitamente retrò: il poter leggere liberamente in formato digitale ogni rivista italiana uscita in edicola. Con questo progetto, inoltre, vorremmo avvicinare non solo i nostalgici ma anche le nuove generazioni desiderose di ripercorrere le tappe storiche più significative dell’informatica e dei videogiochi, l’evoluzione degli stessi, i flop e gli aneddoti storici ad essi correlati. Una sorta di macchina del tempo fatta di articoli, immagini e recensioni di 20 anni di emozioni… che verrà arricchita anche con materiali e testimonianze inedite di quelli che la storia dei videogiochi l’hanno raccontata. Noi siamo pronti per questo viaggio!!!
I numeri già in mio possesso sono il 3, 22, 23, 24, 25, 26, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 52, 53, 57, 60, 61, 62, 63, 64 e 65, cerco quindi appassionati che abbiano la disponibilità dei numeri mancanti: sono anche disposto a pagare le spese di spedizione per ricevere le riviste e rispedirle in breve tempo al mittente, qualora non aveste uno scanner A3 in grado di eseguire il lavoro.

Qui di seguito vi regalo il numero 57 di Game Power, in versione integrale ma non ancora perfettamente ritoccata (come invece troverete su www.rivistevideogiochi.it) per fare insieme  un tuffo nel passato... e convincervi a dare una mano!