venerdì 2 ottobre 2020

Recensione PERFECT PLAN - TIME FOR A MIRACLE

Perfect Plan
Recensione: Time For A Miracle


Un po’ come Svizzera/Cioccolato ed Italia/Pizza, il binomio Svezia/Rock melodico ha più volte dimostrato di funzionare a meraviglia: forti di una tradizione cantabile che affonda le sue radici nelle prime edizioni dell’Eurovision Song Contest, ancor prima della ribalta internazionale raggiunta dagli Abba, la cultura nordica ha sempre trovato ad essa congeniale la composizione di melodie semplici ed accattivanti, di richiamo universale perché distillate nelle loro forme più asettiche e pure. 

I Perfect Plan, quintetto di Örnsköldsvik (ok dai, una piccola cittadina in Svezia) al secondo disco per Frontiers dopo il fortunato “All Rise” (2018), si inseriscono dunque in un filone collaudato e fortunato, al punto che la prevedibilità del (buon) risultato può diventare essa stessa un elemento di pericolo per la godibilità del loro nuovo prodotto. 

La cadenza regolare e ferrosa della title track, unita alla prova tirata di Kent Hilli (frontman ed autentico mattatore, come si diceva una volta, nelle ballad “Fighting To Win” e “Don’t Leave Me Here Alone”), dicono anzitutto che il rock può dormire anche questa volta sonni tranquilli: il disco suona infatti pesante al punto giusto, le tastiere di Leif Ehlin riempiono i dialoghi con discrezione ed il disco mantiene lungo tutta la sua generosa durata una degna consistenza fatta di riff gradevoli ed interpretazioni credibili.

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Ascoltato con

Cuffie Superlux HD-668B
DAC LH Labs Geek Pulse (ESS9018K2M Core)
Alimentatore LH Labs Linear Power Supply
Filtro Audioquest Jitterbug
Software Foobar2000 ver. 1.3.16 (WIN10 Pro / 64bit)

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